In questa sezione trovate i contributi che Istituzioni, pubbliche e private, hanno offerto nel definire la disciplina degli Enti senza scopo di lucro.
27-02-2013
CONSULTA LIBERAMENTE
Il documento contiene la definizione della procedura standardizzata per la valutazione dei rischi ai sensi dell'articolo 6, comma 8, lettera f) e dell'articolo 29, comma 5, del DLgs 81/2008 unitamente alla modulistica per la redazione del documento di valutazione dei rischi aziendale
SCARICA PDF08-08-2012
CONSULTA LIBERAMENTE
Parere offerto dalla Regione Emilia Romagna al Comune di Bologna
SCARICA PDF16-07-2012
CONSULTA LIBERAMENTE
Linee guida per la predisposizione delle delibere e dei regolamenti di applicazione dell'Imposta Municipale Propria. Il documento è stato elaborato nell'ambito del progetto "Sviluppo della capacità di monitorare l'andamento dei costi di servizi e funzioni pubbliche nella prospettiva del federalismo fiscale", promosso dal Dipartimento delle Finanze per approfondire i temi inerenti al federalismo fiscale.
SCARICA PDF29-03-2012
CONSULTA LIBERAMENTE
Nel corso dell'incontro l'Agenzia delle Entrate regionale ha risposto ai seguenti quesiti:
1) Regime L. 398/1991 e limite di 516,46 € per pagamenti e versamenti (ex ART.25, L. 133/1999) con riferimento ai seguenti aspetti:
- per quale motivo alcune Agenzie delle Entrate ritengono estensibile il vincolo a tutte le associazioni senza scopo di lucro che abbiano optato per la L. n. 398/1991, nonostante il comma 5 dell'articolo 25 L.133/1999 lo contempli con esclusivo riferimento alle associazioni sportive dilettantistiche?
- per quale motivo il vincolo, ex comma 5 dell'articolo 25 L.133/1999, è considerato operante anche con riferimento ai versamenti da cassa a banca?
2) Modello EAS semplificato per le associazioni sportive dilettantistiche;
3) rimborsi spese per le trasferte effettuate dai soci;
4) cene sociali e ristorazione;5) libri verbali, documenti per le verifiche, modalità di adesione;6) spesometro;
29-02-2012
CONSULTA LIBERAMENTE
Il dossier sintetizza il lavoro svolto dall'Agenzia per le ONLUS, ora Agenzia per il Terzo Settore, nel corso del 2011. Oltre al ruolo assolto nei diversi tavoli istituzionali, l'Agenzia ha adottato i seguenti Atti di indirizzo:
1) in relazione alle partecipazioni di controllo detenute da Onlus in soggetti aventi qualifica di impresa sociale;
2) Linee guida e schemi per la redazione del bilancio sociale delle organizzazioni non profit;
3) Linee guida sulla contestuale iscrizione di un’associazione di promozione sociale nel Registro di cui all’art. 7 della L. n. 383/2000 e nell’Anagrafe Unica delle Onlus di cui all’art. 11 del D.Lgs. n. 460/1997;
4) sulla configurabilità del Trust Onlus;
5) documento di approfondimento sulle distorsioni derivanti dall’applicazione delle disposizioni regolamentari inerenti al cinque al mille;
6) linee guida sulla definizione di criteri e di modelli per la partecipazione del terzo settore alla determinazione delle politiche pubbliche a livello locale;
7) linee interpretative sulla nozione di diritti civili;
8) linee interpretative sulla nozione di soggetto svantaggiato.
L'Agenzia ha inoltre espresso parere sulle seguenti materie:
1) i presupposti per l’iscrizione al REA degli enti non profit;
2) conflitto di interessi in un’associazione Onlus;
3) Organizzazione di volontariato e cessione di convenzione per la gestione di servizi di carattere
socioassistenziale;
4) possibilità per un’associazione iscritta nel registro delle Associazioni di promozione sociale di svolgere attività radiofonica;
5) trasformazione di una Fondazione Onlus in S.r.l.;
6) requisiti necessari per iscrizione di associazioni e fondazioni riconosciute nelle liste del cinque per mille;
7) l’attività di gestione di ostelli e alberghi della gioventù svolta da parte di un’associazione iscritta nel registro delle Associazioni di promozione sociale;
8) qualifica di Onlus e modifiche statutarie ai fini dell’ottenimento dell’idoneità di ONG.
08-02-2012
CONSULTA LIBERAMENTE
Agenzia per il Terzo Settore - Linee interpretative sulla nozione di "tutela dei diritti civili"
SCARICA PDF08-02-2012
CONSULTA LIBERAMENTE
Linee interpretative sulla nozione di soggetto svantaggiato
SCARICA PDF31-12-2011
CONSULTA LIBERAMENTE
Indice
1. INTRODUZIONE
Il perché di linee guida in materia di partecipazione e rappresentanza del terzo settore alla determinazione delle politiche pubbliche
La struttura del documento
2. LE RAGIONI DELLA PARTECIPAZIONE DEL TERZO SETTORE ALLA DEFINIZIONE DELLE POLITICHE PUBBLICHE
Il Terzo settore come espressione della capacità auto-organizzative della società civile e la legittima aspirazione a partecipare alla definizione delle politiche pubbliche
I tentativi esistenti di assicurare la partecipazione del Terzo settore ed i relativi limiti
La necessità di dettare regole per assicurare la qualità della partecipazione del Terzo settore
3. ALCUNI PRINCIPI FONDAMENTALI DA CUI PARTIRE PER COSTRUIRE LA PARTECIPAZIONE E LA RAPPRESENTANZA DEL TERZO SETTORE ALLA DETERMINAZIONE DELLE POLITICHE PUBBLICHE
Il riferimento ai principi costituzionali: il principio di solidarietà quale leva per l’effettiva partecipazione ai processi decisionali
Il principio di eguaglianza e la partecipazione alla vita sociale, economica e politica
Il principio di sussidiarietà
Il legame tra fiducia, trasparenza e responsabilità
4. IL TERZO SETTORE E LA CURA DELL’INTERESSE GENERALE
Partecipare a cosa: l’apporto del Terzo settore alla definizione di (tutte le) politiche pubbliche
Implicazioni organizzative per i soggetti istituzionali: A) l’ufficio unico per i rapporti con il Terzo settore
Implicazioni organizzative per i soggetti istituzionali: B) il coinvolgimento del Terzo settore in tutte le scelte strategiche a forte impatto sul territorio
Quando deve intervenire il Terzo settore
5. LA PARTECIPAZIONE ATTRAVERSO SEDI STRUTTURATE ED IL PROFILO DELLA RAPPRESENTANZA
La partecipazione attraverso sedi strutturate
Rappresentanza esterna: il coinvolgimento di tutti i segmenti del Terzo settore
L’istituzione di un’unica sede di partecipazione
Rappresentanza interna: le regole per individuare i soggetti chiamati a rappresentare le varie espressioni del terzo settore
Le modalità per garantire una partecipazione effettiva
6. LA PARTECIPAZIONE PROCEDIMENTALE
Gli elementi distintivi della partecipazione procedimentale rispetto alla partecipazione organica e alla partecipazione diffusa
I profili della partecipazione procedimentale
Le tecniche per rendere efficace il confronto tra organismi del terzo settore ed istituzioni
L’oggetto: verso una estensione delle materie rispetto alle quali acquisire l’apporto partecipativo del terzo settore
Il profilo temporale
7. LA PARTECIPAZIONE “SENZA RAPPRESENTANZA” O PARTECIPAZIONE DIFFUSA
Vincoli procedurali al decisore
La discussione pubblica
L’uso del web per la partecipazione
8. Il RUOLO DELL’AGENZIA PER IL TERZO SETTORE
31-12-2011
CONSULTA LIBERAMENTE
Il Bollettino riporta oltre ai consueti pareri in materia di iscrizione nei registri e cancellazione dall'anagrafe delle Onlus, i seguenti documenti:
1) la Delibera di adozione dell'"Atto di indirizzo in relazione alle partecipazioni di controllo detenute da Onlus in enti societari aventi la qualifica di impresa sociale ex D.Lgs. 155/06";
2) il “Principio n. 1 - Quadro sistematico per la preparazione e la presentazione del bilancio degli enti non profit”.
31-12-2011
CONSULTA LIBERAMENTE
All'interno del Bollettino, oltre ai consueti pareri sulla cancellazione delle organizzazioni dall'anagrafe delle ONLUS e sulla devoluzione del patrimonio residuo in caso di scioglimento, è stata pubblicata:
1) la Delibera del 15/04/2011 di approvazione dell'Atto di indirizzo “Linee Guida per la redazione del bilancio sociale delle organizzazioni non profit”;
2) la Delibera del 15/04/2011 di approvazione dell'"Atto di indirizzo in relazione alla contestuale iscrizione di un’associazione di promozione sociale nel Registro di cui all’art. 7 della L. n. 383/2000 e nell’Anagrafe delle Onlus di cui all’art. 11 del D.Lgs. n. 460/19";
3) la Delibera del 25/05/2011 di approvazione dell'"Atto di indirizzo in merito alla configurabilità di un Trust Onlus".
SCARICA PDF
Siete interessati ad avere maggiori informazioni sui nostri servizi?
Non esitate a contattarci.
I nostri uffici sono presenti a:
Bologna - Sede legale ed operativa
Via S. Maria Maggiore n.1
40121 Bologna
Tel. 051/238958
Fax 051/225203
Si accede anche da Via Riva di Reno n.75/3, terzo piano, ingresso UISP Comitato Regionale Emilia Romagna
Reggio Emilia - Sede decentrata
c/o UISP Comitato Reggio Emilia
Via Tamburini n.5
42100 Reggio Emilia (RE)
Tel. 0522/267207
Fax: 0522/332782
Si riceve su appuntamento.
Resta aggiornato sulle nostre novità
© 2016 Arsea s.r.l - via S.Maria Maggiore, 1 - 40121 Bologna - P.IVA 02223121209