In questa sezione trovate i contributi che Istituzioni, pubbliche e private, hanno offerto nel definire la disciplina degli Enti senza scopo di lucro.
19-04-2018
CONSULTA LIBERAMENTE
La costituzione di patrimoni destinati è prevista, nel Codice del Terzo settore (d.lgs. 117/2017) dall’art. 10 e dall’art. 4, comma 3. La prima ipotesi, in cui vi è un richiamo espresso agli artt. 2447-bis e ss., c.c., si riferisce alla costituzione da parte di ETS dotati di personalità giuridica ed iscritti nel registro delle imprese. Previsione che, sul piano soggettivo, da un lato vale ad escludere le associazioni non riconosciute, le fondazioni in attesa di riconoscimento e le società di tipo diverso da quello capitalistico o cooperativo, in quanto difetta la personalità giuridica; ma, dall’altro lato, comporta un ampliamento della pletora dei soggetti che vi possono ricorrere, potendovi rientrare non solo le s.p.a., ma anche le s.r.l., le cooperative e tutti quegli enti che, dotati di personalità giuridica, esercitino la propria attività esclusivamente o principalmente in forma di impresa commerciale. (…)
SCARICA PDF19-04-2018
CONSULTA LIBERAMENTE
Lo studio esamina la nuova disciplina dell’impresa sociale introdotta con il d.lgs. 3 luglio 2017, n. 112 e successivamente integrata dal d.lgs. 20 luglio 2018, n. 95. Dopo aver approfondito la questione, rilevante sul piano operativo, degli adeguamenti statutari e del termine per procedervi, viene approfondito il tema della nozione di impresa sociale e dell’applicabilità, nei limiti della compatibilità, delle norme del Codice del Terzo settore. Si passa, quindi, alla disamina degli elementi che caratterizzano la disciplina dell’impresa sociale, quali lo svolgimento di attività di impresa di interesse generale, l’assenza dello scopo di lucro, la denominazione, le cariche sociali, gli organi di controllo interno, i procedimenti di ammissione ed esclusione, la disciplina della struttura proprietaria e dei gruppi, le scritture contabili, il coinvolgimento dei lavoratori, degli utenti e di altri soggetti interessati alle attività. (…)
SCARICA PDF19-04-2018
CONSULTA LIBERAMENTE
Lo studio esamina la nuova disciplina dell’impresa sociale introdotta con il d.lgs. 3 luglio 2017, n. 112 e successivamente integrata dal d.lgs. 20 luglio 2018, n. 95. Dopo aver approfondito la questione, rilevante sul piano operativo, degli adeguamenti statutari e del termine per procedervi, viene approfondito il tema della nozione di impresa sociale e dell'applicabilità, nei limiti della compatibilità, delle norme del Codice del Terzo settore. Si passa, quindi, alla disamina degli elementi che caratterizzano la disciplina dell’impresa sociale, quali lo svolgimento di attività di impresa di interesse generale, l'assenza dello scopo di lucro, la denominazione, le cariche sociali, gli organi di controllo interno, i procedimenti di ammissione ed esclusione, la disciplina della struttura proprietaria e dei gruppi, le scritture contabili, il coinvolgimento dei lavoratori, degli utenti e di altri soggetti interessati alle attività.
Lo studio affronta, poi, i profili concernenti la costituzione e la pubblicità dell'impresa sociale e le operazioni di trasformazione, fusione, scissione, cessione d'azienda e devoluzione del patrimonio, dedicando particolare attenzione alle norme di coordinamento con la disciplina delle cooperative.
Vengono, infine, esaminati il lavoro nell'impresa sociale, le procedure concorsuali, il monitoraggio, ricerca e controllo, il fondo per la promozione e lo sviluppo delle imprese sociali, le misure di sostegno economico.
18-04-2018
CONSULTA LIBERAMENTE
La riforma del Terzo settore, avviata con la legge delega del 2016 (legge 6 giugno 2016, n. 106), ha trovato compimento nell’agosto scorso con l’adozione dei relativi decreti attuativi e, per quanto più da vicino ci occupa in questa sede, dei d.lgs. 3 luglio 2017, n. 112 (di riforma della disciplina dell’impresa sociale) e del d.lgs. 3 luglio 2017, n. 117 (che contiene il Codice del Terzo settore). La rilevanza della riforma in atto, nonché l’ampiezza dei temi affrontati, ha suggerito l’opportunità di dedicare diversi documenti monotematici di approfondimento dei principali contenuti della medesima.
In questa occasione, si è ritenuto utile intervenire con un approfondimento della disciplina transitoria che interessa i richiamati decreti legislativi n. 112 e 117. Detti decreti attuavi, infatti, sono entrati in vigore rispettivamente il 20 luglio 2017 e il 3 agosto 2017, ma contengono disposizioni con diversa efficacia temporale che hanno suscitato incertezze operative negli esperti del settore.
31-12-2017
CONSULTA LIBERAMENTE
Il documento presenta alcuni emendamenti al Codice del Terzo settore. In sintesi, il testo propone che gli enti sportivi dilettantistici possano mantenere il regime fiscale della Legge 398/91 anche iscrivendosi al registro unico del Terzo settore. Tale “concessione” permette ai sopra menzionati enti di effettuare una scelta “libera” di iscrizione al registro. Contestualmente, talune modifiche emendative aspirano a meglio coordinare tra loro le norme in materia di obblighi contabili e rendicontativi della sezione civilistica con quanto richiesto ai fini tributari, così da richiedere agli enti un minor sforzo amministrativo, mantenendo tuttavia invariati la trasparenza e gli obblighi in essere. Sempre in ambito di amministrazione e controllo, sono state riviste alcune disposizioni inerenti l’attività di controllo nonché il coordinamento tra attività di vigilanza svolta dall’organo di controllo e controllo di natura contabile svolto dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti.
Ancora, ai fini di un maggior allineamento con i principi ispiratori della riforma, è apparso ragionevole disporre la non imponibilità, in capo agli ETS non commerciali, dei proventi derivanti dalla raccolta fondi, laddove questi siano integralmente destinati allo svolgimento, con modalità non commerciali, delle attività di interesse generale.
In ultimo, sono state inserite, alla luce di talune criticità registrate nella fase attuale, alcuni emendamenti orientati a “traghettare” gli enti del Terzo settore nella gestione del periodo transitorio.
28-02-2017
CONSULTA LIBERAMENTE
Il CONI Sardegna ha presentato, nel corso del
convegno organizzato il 15 e 17 febbraio 2017 con la Direzione Regionale dell'Agenzia delle Entrate Sardegna, alcune interessanti slide
28-02-2017
CONSULTA LIBERAMENTE
L'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale della Sardegna,
ha illustrato nel corso del convegno organizzato il 15 ed il 17
febbraio 2017 con il CONI Sardegna, la disciplina fiscale delle
associazioni sportive dilettantistiche.
28-02-2017
CONSULTA LIBERAMENTE
La Direzione Regionale della Sardegna ha presentato, nel corso del convegno organizzato il 15 e 17 febbraio 2017 con il CONI Sardegna, alcune interessanti slide
21-02-2017
CONSULTA LIBERAMENTE
La presente nota ha come obiettivo quello di supportare gli enti associativi nella compilazione del questionario Istat alla luce delle informazioni fornite dall’Istituto di statistica e delle risposte ai quesiti posti all’Istituto dal Forum Nazionale per il Terzo Settore con riferimento al censimento del 2012, in parte coincidente con la versione attuale. SCARICA PDF
15-01-2017
CONSULTA LIBERAMENTE
di Luca Scarpa.
Come è noto, l’istituto della trasformazione ha subito radicali e incisive variazioni nel passaggio fra la disciplina del codice civile del 1942 e quella ridisegnata dal decreto legislativo 17 gennaio 2003, n.6.
Quella di maggior rilievo è la previsione , degli articoli 2500-septies e 2500- octies, mirata a legittimare le trasformazioni c.d. “eterogenee”.
Del tutto particolare è però il caso di trasformazione da Associazione Sportiva Dilettantistica in Società di Capitali a causa della normativa specifica che regola la materia. Il presente documento affronta il tema e cerca di risolverlo.
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