Registrato alla Corte dei conti all’inizio di agosto il D.D. del Ministero del Lavoro n. 122 del 19.07.2024, provvedimento che stabilisce le aree prioritarie di intervento per l’assegnazione dei 25 milioni di euro riservati ai progetti e alle attività di interesse generale degli enti del terzo settore.
Destinatari sono in particolare reti ETS, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni ETS e, in via transitoria, le fondazioni ONLUS.
Restano fermi gli obiettivi dell'agenda 2030 come il contrasto alla povertà e disuguaglianze oppure lo sviluppo della cultura del volontariato e dell’economia sostenibile.
In termini di cofinanziamento finanziario, viene previsto che sia a carico del proponente almeno il 20% se associazioni di promozione sociale e organizzazioni di volontariato e almeno il 50% in caso di fondazioni del terzo settore. I proponenti potranno avvalersi anche di eventuali risorse finanziarie messe a disposizione da soggetti terzi per coprire la quota di cofinanziamento.
Tra le diverse aree di intervento viene annoverata anche l’implementazione dell’intelligenza artificiale, di cui si auspica un utilizzo etico, sicuro, affidabile ed inclusivo, risultando particolarmente impattante sulle nuove realizzazione di iniziative educative rivolte ai giovani e alle loro famiglie, capaci di sviluppare un uso etico, I.A. e delle nuove tecnologie, sia in termini di valorizzazione delle opportunità da queste offerte sia di prevenzione dei rischi che possono ostacolare il pieno sviluppo sano della persona.
Molteplici i possibili ambiti di intervento riconducibili ai seguenti obiettivi:
1) porre fine ad ogni forma di povertà;
2) promuovere un'agricoltura sostenibile;
3) Salute e benessere: assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età;
4) Fornire un'educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento permanente per tutti;
5) raggiungere l'uguaglianza di genere e l'empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze;
6) garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie;
7) Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti;
8) ridurre le ineguaglianze;
9) Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili;
10) Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo;
11) Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico.
È necessario attendere i provvedimenti amministrativi del Direttore generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese che dovrà definire le procedure.
Arsea Comunica n. 71 del 03/09/2024
Francesca Colecchia
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